Spesso sentiamo parlare di Aromaterapia, oli essenziali, essenze benefiche per la salute.
Un termine che troviamo associato al mondo dei profumi: per il corpo, per la casa, anche in bagno doccia, creme e…ammorbidenti per il bucato!
Ma sappiamo davvero di cosa si tratta?
Cos’è l’aromaterapia?
L’aromaterapia, insieme alla fitoterapia, è una disciplina facente parte della medicina alternativa. Utilizza gli oli essenziali estratti dalle piante, a scopo terapeutico, per aiutare il corpo a superare alcuni disturbi.
Il chimico francese René-Maurice Gattefossé fu l’inventore del termine, che utilizzò nel titolo di un suo libro pubblicato nel 1937.
La prima opera dedicata a questa disciplina si deve al medico francese Jean Valnet, dal titolo Aromathérapie, pubblicata nel 1963.
Secondo gli studiosi di questa teoria, gli oli essenziali contenuti nelle piante, inalati o applicati tramite impacchi o massaggi, avrebbero un esito benefico sul nostro organismo, producendo effetti sul piano fisico e mentale.
Agendo su ipofisi e ipotalamo, i profumi innescano reazioni ormonali che influiscono positivamente sull’organismo.
Moltissime specie vegetali contengono essenze aromatiche, utilizzate per vari scopi:
- Come sostanza difensiva contro gli attacchi di muffe e parassiti
- Funzioni rigenerative e cicatrizzanti
- Come richiamo per gli insetti impollinatori
In tipi differenti di pianta, la maggiore concentrazione di essenza può trovarsi nelle radici, nel fusto, nelle foglie, in fiori e frutti.
Per estrarre l’essenza si procede in vari modi, i principali sono:
- Distillazione in corrente di vapore
Il vapore acqueo passa attraverso le parti della pianta, tagliate e pressate; si ricondensa in acqua fredda, poi avviene la separazione dell’olio dall’acqua.
- Pressione a freddo
Avviene attraverso la spremitura delle parti utili della pianta
- Metodo dei solventi volatili
L’essenza viene assorbita dal solvente, poi separata tramite distillazione
In realtà, io non andrei a scomodare scienziati ed esperti, per sapere che i profumi influiscono sul nostro stato d’animo, positivamente o negativamente. Pensiamo per esempio, a come ci sentiamo quando ci avvolge un aroma gradevole o, al contrario, sgradevole.
Se la maggior parte di noi acquista profumi, anche costosi, appare evidente una certa influenza.
Gli oli essenziali – a cosa servono in aromaterapia
Secondo l’aromaterapia, gli oli essenziali sarebbero in grado di alleviare e migliorare alcuni disturbi specifici, influendo sul corpo e sulla mente.
Per quanto riguarda il corpo, non parlerò di disturbi né di cure; non sono un medico e non è questo lo scopo.
Vorrei solo approfondire il tema dei profumi, di come un determinato aroma possa influenzare il nostro stato d’animo, rendendoci più sereni, attivi o concentrati.
Sin dall’antichità, possiamo riscontrare l’uso di essenze profumate: nelle case, nei luoghi di culto, durante riti propiziatori e religiosi. Spesso venivano impiegate per purificare gli ambienti.
L’incenso, ad esempio, ebbe per secoli un altissimo valore commerciale: pensiamo alla Bibbia, ai Re Magi che portarono in dono incenso e mirra, oltre all’oro.
L’olio essenziale, a seconda della pianta da cui viene estratto, diffuso nell’ambiente domestico, può essere utile a vari scopi, vediamone alcuni:
- Verbena
Dal profumo fresco, leggermente agrumato, la Verbena viene impiegata per alleviare stress e ansia, migliorare la concentrazione e la memoria, favorire il sonno.
- Menta
Tonificante e rigenerante, combatte stress e ansia, favorisce la concentrazione nell’ambiente di studio o di lavoro.
- Arancio
Energizzante e rinvigorente. Contrasta la depressione e calma le paure. Riduce lo stress e l’ansia, migliora l’umore.
- Cedro
Aiuta a mettere ordine nei pensieri, svolge un’azione equilibrante, riduce il senso di ansia dovuto alle preoccupazioni.
- Eucalipto
Purifica gli ambienti dalle energie negative. Stimola e favorisce la comunicazione, combatte la svogliatezza e la mancanza di inerzia.
- Lavanda
È un calmante emozionale, utile per chi soffre di ansia e attacchi di panico, aiuta a placare l’irascibilità, i pensieri ricorrenti, lo stress psicofisico.
Come usarli per profumare la casa
Per diffondere le fragranze aromaterapiche negli ambienti domestici, è sufficiente l’uso di un diffusore.
Il più classico è il diffusore in ceramica, con un piattino riscaldato da una candelina, nel quale si versano dell’acqua e alcune gocce di olio essenziale, oppure delle cialde di cera aromatizzate.
Ma ve ne sono anche di altri tipi: elettrico, a bastoncini, vaschette da applicare al termosifone, in inverno.
Io preferisco i diffusori a candela, perché oltre alle fragranze, diffondono la luce tenue e soffusa della candela, creando un’atmosfera rilassante e piacevole.
Da utilizzare anche all’esterno, sul tavolino del terrazzo o in giardino, in estate. Con delle fragranze sgradite alle zanzare.