La camelia è davvero un’ottima pianta per abbellire i giardini e i balconi delle nostre case: essa si presta davvero molto bene ad essere coltivata in ambito domestico, soprattutto per quel che riguarda alcune varianti.
La camelia: cosa c’è da sapere per coltivarla al meglio
La camelia appartiene alla famiglia delle Theaceae ed abbraccia molte diverse varietà: alcune sono piuttosto “selvagge”, tuttavia la grande maggioranza di esse è perfetta per abbellire una casa, potendo essere coltivata senza problemi anche in vaso e necessitando di esser protetta dai forti venti e dal gelo.
Alla luce di questo, non è affatto raro trovare delle bellissime piante di camelia in degli ambienti indoor: trasferire al chiuso un vaso contenente queste piante è un’operazione consigliabile soprattutto laddove le temperature esterne dovessero divenire particolarmente basse.
In generale, si può affermare che il mite clima italiano sia perfetto per la coltivazione della camelia, anche se le gelate possono rappresentare una minaccia la quale tuttavia, come visto, può essere fronteggiata senza grossi problemi.
Un’altra indicazione preziosa per la cura della camelia è quella relativa alla sua annaffiatura: la camelia è una pianta che tende ad avere molta “sete”, dunque è importante fare in modo che il terreno in cui è radicata risulti sempre ben umido.
Per la medesima ragione, inoltre, può essere sicuramente un’ottima abitudine quella di nebulizzare le foglie durante i mesi estivi, in modo che la pianta non soffra oltremodo le temperature elevate riesca a mantenersi umida non solo nelle sue radici.
La camelia non ha esigenze specifiche in fatto di potatura, anche se è consigliabile rimuovere quantomeno le infiorescenze appassite una volta terminato il periodo di fioritura.
Per fare in modo che la camelia cresca in salute e nel massimo del suo splendore è utile concimare il terreno con un prodotto specifico; i giardinieri più esperti sono soliti far ricorso a piccole quantità di sabbia per fare in modo che il terriccio, che come detto prima va annaffiato in maniera copiosa, riesca ad assicurare un buon drenaggio.
Nel complesso, la camelia può essere definita una pianta piuttosto resistente, a condizione che venga coltivata in condizioni ottimali sulla base di quanto detto fino ad ora.
Non è frequente che la camelia sia interessata da malattie, da questo punto di vista tuttavia una delle minacce più rilevanti corrisponde al coleottero Othiorrynchus sulcatus.
Fatte queste premesse tecniche, necessarie per coltivare la camelia nel miglior modo possibile, presentiamo questa pianta dal punto di vista estetico.
L’aspetto e l’apporto decorativo di questa pianta
Non c’è davvero alcun dubbio sul fatto che la camelia sia una pianta altamente decorativa: essa riesce a impreziosire gli ambienti in un modo davvero suggestivo con la sua bellezza così fine e delicata.
I fiori di camelia, ricchissimi di petali, possono presentare le tonalità più disparate, e questo è sicuramente un aspetto che contribuisce al proverbiale fascino di questa specie vegetale.
Si spazia dai fiori monocromatici fino a quelli che propongono diversi accostamenti di colore; nella camelia le colorazioni più consuete sono sicuramente il bianco, il rosso, il rosa e il giallo, con infinite sfumature e tonalità “intermedie”.
La camelia sa dunque essere un’ottima scelta per abbellire un giardino, un balcone o un terrazzo: i suoi colori e la sua armonia non passano inosservati, inoltre questa pianta decisamente diffusa nel nostro paese non necessita di cure tali da renderla una scelta “difficile”.
Una curiosità “storica”: come sottolineato in un articolo di approfondimento curato dal Master Gardener Tiziano Codiferro, in passato la camelia veniva utilizzata non solo come pianta ornamentale, ma perfino per decorare gli indumenti.