È risaputo che l’esposizione di una casa rispetto al sole è in grado di garantire confort ambientale, risparmi in bolletta per il riscaldamento e l’illuminazione, una maggiore sensazione di benessere (stando ai principi della bioarchitettura).
Per questo le abitazioni ideali sono quelle rivolte a sud, che sfruttano durante la stagione estiva l’angolo acuto che i raggi del sole formano arrivando sull’edificio, di modo che gli ambienti godano di calore e luce senza che si surriscaldino (come potrebbe accadere in una casa le cuifinestre siano esposte ad ovest).
Ma quante case ideali esistono sul mercato?
Sicuramente non tante quante sarebbero necessarie a soddisfare tutti!
Eppure, anche una casa con un’esposizione non eccellente può avere delle chance: nel caso di una costruzione ad ovest a limitare la problematica del surriscaldamento possono concorrere le tende da sole…
Le funzioni svolte da una tenda da sole
Infatti, la funzione essenziale di una tenda da sole è quella di ombreggiare parti di edifici, quali balconi o terrazzi, ma non l’unica:
- la normativa europea identifica anche la già citata capacità di diminuire i consumi energetici (può essere ridotto il ricorso al condizionatore in estate)
- le case produttrici ne evidenziano (anche) la funzione estetica, ovvero l’attitudine alla caratterizzazione degli spazi di installazione
- i fruitori ne sottolineano l’attitudine a preservare la privacy, riparando da sguardi indiscreti.
La tenda solare è un dispositivo in tessuto, solitamente pieghevole, il cui progenitore è probabilmente il velarium, che i Romani adoperavano in particolare negli anfiteatri per proteggersi dall’eccessiva violenza dei raggi solari, e composto da più teli (o veli) mobili in canapa.
Oggigiorno, rispetto ad allora, i cambiamenti sono evidenti:
- la struttura portante, composta da bracci il cui compito è quello di tendere il tessuto, è generalmente in metallo (ma ne esistono anche in altri materiali, come i pergolati in legno)
- una barra orizzontale, anch’essa generalmente metallica, posta in basso, riceve dall’alto il telo mediante l’apposita ogiva, e lascia pendere verso il basso la balza.
Tuttavia, come avremo modo di vedere innanzi, le tipologie disponibili di tende da sole sono molteplici: nei sistemi a rullo, ad esempio, questo elemento posizionato nella parte alta della tenda ruota su sé stesso (per mezzo di un arganello manuale o un motore elettrico tubolare) e avvolge o svolge il telo.
Telo che può essere realizzato in fibra naturale, ad esempio in cotone telato o in tela olona di canapa grezza, oppure in fibre acriliche, composte da poliestere ad alta resistenza rivestite in PVC.
La cosa essenziale è che il tessuto adoperato resista alla scoloritura, dal momento che i raggi ultravioletti hanno il potere di sbiadire i coloranti normalmente usati nelle produzioni tessili.
Le tipologie di tende da sole sul mercato
A proposito dei diversi modelli disponibili, la prima distinzione può essere effettuata in merito ai sistemi di apertura, che possono essere:
- manuali: meno costosi ma anche poco adatti in caso di tende di grandi dimensioni
- motorizzati (il più
delle volte dotati di telecomando per l’azionamento a
distanza): particolari dispositivi consentono l’apertura automatica in
presenza di sole, la chiusura imposta in caso di pioggia o vento, etc.;
si rivelano particolarmente utili in caso di grandi superfici, e possono essere acquistate già motorizzate o dotate di motore in un momento successivo -bastano pochi collegamenti elettrici e nessuna opera muraria- (in questo caso però è necessario far certificare nuovamente il prodotto dalla ditta produttrice, e non è detto che sia disposta a farlo, anche perché è obbligatorio che l’intervento risulti conforme alla norma vigente).
In aggiunta, la distinzione può concernere la struttura, per cui si avranno tende da sole:
- a bracci
si tratta del modello più adoperato per i balconi, anche in virtù della facilità di installazione (che trova però nella vulnerabilità a pioggia e vento il suo contraltare), la cui struttura è formata da due bracci estensibili agganciati a una barra superiore, alla quale è fissato il tubolare dove è arrotolato il telo; l’aggancio avviene a soffitto o a muro
- a caduta
altra tipologia adatta all’applicazione ai balconi, la tenda a caduta scende in verticale da un rullo, è fissata a soffitto o a parete, è agganciabile a pavimento o a ringhiera tramite appositi fermi, e la movimentazione può avvenire manualmente per mezzo di un argano o con motore radiocomandato
- a guide laterali
il telo scorre appunto lungo guide laterali, mentre il resto della struttura si aggancia al muro da un lato e a terra o sul parapetto dall’altro; questo tipo di tenda protegge anche frontalmente oltre che superiormente, ed è adatta per grandi spazi, come terrazzi, giardini o lastrici solari
- a cappottina
adoperata in particolare per i locali commerciali, si caratterizza per una forma arcuata dovuta al telaio ad arco lungo il quale si svolge il telo
- a pergolato
anche in questo caso sono soprattutto gli spazi di ampie dimensioni a giovarne, ma per lo stesso motivo risultano poco adatte alla movimentazione manuale (consigliabile un sistema motorizzato); la struttura (fissa) viene ancorata a parete o a terra, mentre l’apertura del telo avviene a pacchetto per mezzo di apposite guide.
Per un approfondimento sulle tipologie delle tende da sole e per richiedere un preventivo per l’installazione di una tenda parasole vi rimandiamo a questa risorsa su Infissi Lombardia.